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martedì 29 giugno 2010

Un po' di numeri sul Mondiale - 2

Siamo arrivati ad un punto cruciale dei Mondiali e ne approfitto per stilare qualche altra classifica che ai più non importerà. In questo post risponderemo alle domande: 
  • qual è il campionato di calcio nel quale gioca il maggior numero di calciatori ai Mondiali?
  • qual è la squadra di club che ha mandato più giocatori al Mondiale?

Riguardo alla prima domanda, non ci deve stupire il fatto che nelle prime posizioni della classifica ci sono i maggiori campionati europei: Inghilterra, Germania, Italia, Spagna e Francia. Da questi cinque campionati provengono infatti più della metà dei giocatori presenti al Mondiale:
  • 115 militano nelle squadre della Premier League;
  • 84 giocano nei club della Bundesliga;
  • 79 provengono dalla Serie A;
  • 59 giocano nella Liga;
  • 45 provengono dalla Ligue 1.

A questi cinque campionati seguono competizioni di caratura inferiore, come la Eredivisie olandese (34 giocatori), la J - League (25) e la Super League greca (21). 
Relativamente ai campionati di nazioni non qualificate, si evidenziano i 14 giocatori della Super Lig turca, i 10 della Premier League scozzese, i 7 della Jupiler League belga e i 6 del campionato israeliano.
Tra le squadre qualificate invece solo la Nigeria non ha convocato giocatori che militano nel campionato del proprio  Paese: la Nigeria Premier League infatti conta zero giocatori al Mondiale.



I 736 giocatori del Mondiale sono "distribuiti" in 299 squadre di club. Il Barcellona è quella che ha mandato più tesserati, ben 13. A ruota seguono Chelsea e Liverpool con 12, Bayern Monaco con 11 e Arsenal, Real Madrid, Panathinaikos e Inter con 10 tesserati.
Nello specifico i convocati sono:
  • Barcellona: Iniesta, Puyol, Piqué, Xavi, Valdes, Busquets e Pedro (ESP), Messi (ARG), Alves (BRA), Yaya Touré (CIV), Marquez (MEX), Abidal e Henry (FRA);
  • Chelsea: Terry, Lampard, Joe ed Ashley Cole (ENG), Kalou e Drogba (CIV), Malouda ed Anelka (FRA), Paulo Ferreira, Deco e Ricardo Carvalho (POR) e Ivanovic (SRB);
  • Liverpool: Johnson, Gerrard e Carragher (ENG), Mascherano e Maxi Rodriguez (ARG), Agger (DEN), Kyrgiakos (GRE), Kuyt e Babel (NED), Skrtel (SVK), Torres e Reina (ESP);
  • Bayern Monaco: Schweinsteiger, Klose, Mueller, Badstuber, Lahm, Butt e Gomez (GER), Demichelis (ARG), Ribery (FRA), Van Bommel e Robben (NED);
  • Arsenal: Song (CMR), Eboue (CIV), Bendtner (DEN), Sagna, Gallas, Diaby e Clichy (FRA), Vela (MEX), Van Persie (NED) e Fabregas (ESP);
  • Real Madrid: Casillas, Albiol, Xabi Alonso, Ramos e Arbeloa (ESP), Higuain (ARG), Kakà (BRA), Van der Vaart (NED), Pepe e Cristiano Ronaldo (POR);
  • Panathinaikos: Seitaridis, Spiropoulos, Karagounis, Vyntra, Tzorvas, Salpingidis, Ninis e Katsouranis (GRE), Gilberto Silva (BRA) e Cissé (FRA);
  • Inter: Samuel e Milito (ARG), Julio Cesar, Maicon e Lucio (BRA), Eto'o (CMR), Muntari (GHA), Sneijder (NED), Stankovic (SRB) e Krhin (SVN)

Dal punto di vista delle convocazioni non c'è nessuna sorpresa: la maggiori parte dei giocatori proviene infatti dalle migliori squadre e dai campionati più competitivi.

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mercoledì 16 giugno 2010

Un po' di numeri sul Mondiale

I Mondiali sono partiti ormai da qualche giorno. Lo spettacolo delle partite giocate finora non è stato il massimo e il numero dei gol si può contare sulle dita di due mani. Tuttavia, come ad ogni Mondiale, mi sono andato a spulciare le rose e le formazioni delle trentadue partecipanti e ho tirato giù qualche media. Ad esempio, qual è la squadra che ha l'età media dei giocatori più bassa in questo Mondiale? Qual è invece la squadra che vanta la migliore altezza media del torneo? Ai più questi numeri non importeranno granché, in verità nemmeno a me, giusto per sapere qualche curiosità in più.

Età media

La squadra più giovane dei Mondiali sudafricani è il Ghana, con un'età media di 24,5 anni. Niente di strano, solitamente le squadre africane portano sempre giocatori molto giovani.
Al secondo posto della classifica c'è la sorpresa: la medaglia d'argento infatti va alla Germania, storicamente una delle squadre più anziane, rivoluzionata totalmente dal tecnico Loew, che ha puntato sui tantissimi giovani che sono esplosi quest'anno nella Bundesliga, senza disdegnare i nuovi tedeschi, spesso turchi naturalizzati. 
Al Brasile va invece il premio della squadra più vecchia, con un'età media di oltre 29 anni.




Altezza media

Se classifichiamo le squadre a seconda dell'altezza media dei giocatori, vediamo al primo posto i giganti della Serbia, con un'altezza media di 186 cm. A seguire tre squadre con un'altezza media di 185 cm (Grecia, Danimarca e Nuova Zelanda) e quattro squadre con un'altezza media pari a 184 cm (Germania, Slovacchia, Slovenia e Nigeria). A chiudere la classifica il Cile, con un'altezza media di 176 cm.


Età dei giocatori

Andando a livello di singoli giocatori, il Mondiale vede la presenza di solamente 8 giocatori con 20 anni o meno (1%)  e ben 34 giocatori con 35 o più anni (5%). Il 47% dei giocatori ha tra i 25 e i 29 anni, il 19% tra i 21 e i 24 mentre 28% tra i 30 e i 34. 



Le chiocce del torneo sono quattro portieri:
1 - David James (01/08/1970) dell'Inghilterra
2 - Sander Boschker (20/10/1970) dell'Olanda
3 - Marcus Hanhemann (15/06/1972) degli Stati Uniti
4 - Mark Schwarzer (06/10/1972) dell'Australia

I più giovani invece sono:
1 - Christian Eriksen (14/02/1992) della Danimarca
2 - Vincent Aboubakar (22/01/1992) del Cameroon
3 - Chris Wood (07/12/1991) della Nuova Zelanda
4 - Xherdan Shaqiri (10/10/1991) della Svizzera
5 - Joel Matip (08/08/1991) del Cameroon

Altezza dei giocatori

Oltre il 53% dei giocatori ha un'altezza compresa tra 176 e 185 cm. Il 19% risulta più basso di 176 cm e il 28% più alto di 185 cm. 

Il giocatore più basso è l'ala inglese Aaron Lennon con i suoi 165 cm. A seguire l'ivoriano Arthur Boka, gli honduregni Walter Martinez e Danilo Turcios e l'argentino Clemente Rodriguez con 166 cm. 
All'opposto ci sono Nikola Zigic, attaccante della Serbia, dall'alto dei suoi 202 cm, e la punta inglese Peter Crouch (201 cm).

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domenica 23 maggio 2010

Tripletta da leggenda

Arriva finalmente anche per noi "giovani" tifosi interisti l'occasione di provare le emozioni suscitate da una vittoria in Champions League. Sono passati 45 anni dall'ultima vittoria, quando la TV era ancora in bianco e nero.
E' stata una stagione incredibile, perché la Coppa dalle grandi orecchie è stata accompagnata da Coppa Italia e Scudetto. L'emozione da treble è stata amplificata inoltre dal fatto che i trofei sono arrivati tutti nel giro di due settimane, le due settimane di maggio che consegnano l'Internazionale FC alla storia del calcio.
La serata del 22 maggio sarà indimenticabile, come esperienza e come prova di forza. Si, perché la "serata" è iniziata alle ore 15, orario di partenza del treno Parma - Milano. All'arrivo, alle 17, si è subito respirata quell'aria da grandi eventi, con un misto di speranza e ottimismo, nascosti da una naturale tensione e scaramanzia.
Il sole ha scaldato i 100mila di Piazza Duomo fino alle 20, lasciando poi il posto ad una leggera brezza che ci ha accompagnato per tutta la durata della partita e per tutto il proseguo della serara/nottata magica: centomila cuori che battevano, centomila voci che cantavano e duecentomila mani che battevano per novanta lunghi, lunghissimi minuti, al termine dei quali c'è stata l'esplosione di gioia e la liberazione dalla tensione, che tuttavia già aveva allentato la sua presa nel corso della partita.
A seguire i festeggiamenti, durati tutta la notte per le strade di Milano e sugli spalti di San Siro. Un'unica onda nerazzurra che si muoveva all'unisono verso lo stadio ha attraverso Milano. 
Canti, cori, bandiere svolazzanti hanno contribuito a rendere particolari quelle ore di festeggiamenti. 
Infine, San Siro. La Scala del Calcio ha tributato il suo saluto alla squadra, arrivata alle 6 di mattina e supportata da trentacinquemila tifosi giunti appositamente nel corso della nottata.
Che dire, una giornata davvero particolare, bella, emozionante ma non esente da critiche. Come i ragazzi pronti a picchiarsi per un nonnulla (quando invece c'è solo da festeggiare), oppure le distese di vetro che hanno tappezzato piazza Duomo e zone limitrofe. O anche tutti i rifiuti che hanno fatto sembrare le Gallerie di Milano una discarica. Centomila e oltre persone non sono facili da gestire. Le conseguenze sono queste.




giovedì 29 aprile 2010

VAMOS A GANAR EN MADRID!

giovedì 1 aprile 2010

El Principe!



Pizza e partita dell'Inter (tra l'altro quarto di finale di Champions) rappresentano un connubio perfetto. Ipse dixit