Visualizzazione post con etichetta Viaggi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Viaggi. Mostra tutti i post

giovedì 20 gennaio 2011

Visa for China - Visto per la Cina

Oggi sono andato a Milano, con la lettera d'invito e passaporto nella borsa, per richiedere il visto per andare a Shanghai. 
Da qualche mese a questa parte gli uffici preposti per il rilascio del visto non sono più presso il Consolato in via Benaco: dal giugno 2010 infatti le pratiche vengono sbrigate presso il Chinese Visa Application Service Center (CVASC), sempre a Milano ma in Via Liguria 40 (a pochi passi dalla fermata della linea verde Romolo).
Esistono otto tipologie di visto per l'ingresso in Cina:
1) il visto turistico (L VISA), classico, serve per entrare in Cina come turista o per scopi personali (visita amici, parentame vario ecc...);
2) il visto d'affari (F VISA) viene emesso ai cittadini invitati in Cina per tenere conferenze, per affari, per scambi culturali o per periodi di studio inferiori ai 6 mesi. Per richiedere questo visto è necessario portare insieme al passaporto anche una lettera d'invito da parte di un ente privato o pubblico con sede in Cina;
3) il visto per studenti (X VISA) viene rilasciato agli studenti stranieri che vanno in Cina per un periodo di studi o di praticantato superiore ai 6 mesi;
4) il visto lavoro (Z VISA) viene emesso ai cittadini che raggiungono la Cina per motivi lavorativi;
5) il visto per il transito sul territorio cinese (G VISA), emesso ai cittadini stranieri che transitano sul territorio cinese per raggiungere un Paese terzo;
6) il visto per i lavoratori nel settore dei trasporti internazionali (C VISA), emesso appunto ai lavoratori che svolgono il proprio lavoro nel settore dei trasporti internazionali (aerolinee, società di trasporto ecc...);
7) il visto per i giornalisti (J VISA) viene rilasciato ai giornalisti stranieri. A sua volta il J VISA si distingue in due categorie: il J - 1 viene emesso ai giornalisti stranieri che risiedono in Cina, mentre il J - 2 viene concesso ai giornalisti stranieri in Cina solo temporaneamente;
8) il visto per la residenza permanente (D VISA) viene rilasciato ai cittadini stranieri che hanno intenzione di risiedere in Cina in maniera permanente.

Il sito del Consolato cinese (e non solo) dice inoltre che il visto può essere richiesto per uno, due o più ingressi. Tuttavia, come spiegherò più sotto, mi è stato detto che attualmente è possibile richiedere i visti per motivi di studio esclusivamente per un solo ingresso.

Temevo di trovare un sacco di gente e di dover affrontare una fila lunghissima e invece, con sommo stupore, nel giro di 5 minuti di orologio ho consegnato tutte le pratiche al solerte impiegato al bancone, che mi ha poi spiegato le modalità con le quali avrei potuto ritirare il visto. Avrei preferito richiederne uno per ingressi multipli, ma mi è stato comunicato l'impossibilità di averlo: da qualche tempo infatti possono essere richiesti visti per motivi di studio esclusivamente a ingresso unico. Mah.
Nel modulo di richiesta è possibile indicare anche il "grado" di urgenza: più urgente è il visto, meno tempo ci impiegano per rilasciartelo, ma ovviamente il costo è più elevato. 
Solitamente un visto per un passaporto ordinario viene rilasciato nel giro di 4 giorni e può essere ritirato negli Uffici della CVASC oppure, come ho scelto io, può essere consegnato a casa tramite corriere espresso. Quest'ultima modalità prevede il pagamento immediato del visto più il costo addizionale relativo al corriere.
Il visto a singolo ingresso costa 30 euro, a cui si devono aggiungere la commissione applicata dalla CVASC (...) pari a 36 euro e i costi del corriere (9,9 euro). Se uno ha particolare fretta può richiedere il visto entro tre giorni lavorativi (pagando 60 euro di commissioni invece che 36) o entro due giorni lavorativi (pagando 72 euro). Che strozzini.

E ora, dopo l'iscrizione all'Università, anche la pratica visto è completata.

lunedì 10 gennaio 2011

2011 L'anno del coniglio

Solitamente il nuovo anno porta con sé nuovi progetti, nuove aspettative e nuove speranze; gli anni che finiscono invece hanno bisogno di bilanci, come le società: cosa ci ha portato il vecchio anno in più? 
Il mio 2010 è stato un anno particolare e di transizione; non posso dire che sia stato uno degli anni migliori, ma sicuramente un anno particolarmente intenso e formativo e nel complesso sono soddisfatto.
Il 2011 è iniziato e ho preso una decisione coraggiosa e importante, vivere un'esperienza a Shanghai, la metropoli cosmopolita simbolo della nuova e moderna Cina. 
Lasciare il lavoro di un anno e un bel balzo in avanti dal punto di vista professionale in un contesto economico come quello attuale penso sia coraggioso e forse  azzardato. Tuttavia tutto questo è ampiamente compensato:  vivere in un Paese di cui alla fine conosco poco o nulla - da solo - mi alletta, mi elettrizza, mi entusiasma.
Partirò con tanto entusiasmo, conscio di arricchirmi sotto ogni aspetto e di allargare gli orizzonti e le opportunità.