martedì 4 maggio 2010

BP: bella porcheria..

La BP (ex British Petroleum) è la quarta società al mondo per fatturato (stando ai dati Fortune 2008), con un giro di affari di oltre 367 miliardi di dollari e 92 mila dipendenti sparsi per il mondo.
Recentemente BP si è resa protagonista di un "brutto" fatto di cronaca, cioè la fuoriuscita di petrolio da una delle sue piattaforme situate nel Golfo del Messico. Il disastro è stato subito definito come uno dei più gravi incidenti all'ecosistema; una perdita di 800.000 litri di petrolio (stima prudenziale) al giorno sta contaminando l'intera area con gravissime ripercussioni ambientali ed economiche: migliaia di animali rischiano di morire soffocati e intere comunità costiere, la cui economia è basata quasi interamente sulla pesca, vedono la propria fonte di sopravvivenza inquinata e inutilizzabile.
BP ha già promesso che si accollerà tutti i costi derivanti dalla perdita (e ci mancherebbe altro) dichiarando tuttavia di non essere la reale responsabile dell'accaduto. In un'intervista alla BBC, l'amministratore delegato di BP Anthony Hayward ha dichiarato che la causa dell'incidente è attribuibile alla Transocean, società svizzera che effettivamente gestisce la piattaforma da cui è scaturito il tutto.
Ora non resta che sperare: in primis che si riesca ad arginare la falla e a contenere gli effetti della marea nera sull'ecosistema del Golfo del Messico ed in secundis che vi sia qualcuno che effettivamente pagherà i danni causati da un disastro di tale portata.

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