giovedì 8 aprile 2010

Rischio alto tasso alto




Rischi elevati, tassi elevati. A questa regola non sfuggono neanche i governi: le nazioni che sono considerate maggiormente rischiose devono corrispondere un rendimento più elevato agli investitori per poter collocare le proprie obbligazioni. 

E' il caso della Grecia, i cui titoli decennali hanno registrato il massimo picco da quando è stato introdotto l'Euro, ossia un tasso di rendimento di oltre il 7,5%. Considerando che il tasso di rendimento di un titolo di stato di pari durata di un Paese considerato affidabile come la Germania è del 3,09%, risulta uno spread di oltre 400 basis point.
I tassi riflettono la situazione economica e finanziaria della Grecia: gli ultimi dati evidenziano un rapporto deficit/PIL di quasi il 13%, mentre il Patto di Stabilità prevede un valore inferiore al 3%. 
L'obiettivo per il 2010 è di ridurre l'indice a 8,7% anche se a detta di molti pare irrealizzabile, soprattutto visto l'elevatissimo tasso di interesse che non aiuta di certo a ridurre la spesa.

La drastica situazione greca può essere analizzata anche osservando i premi che un investitore deve pagare per stipulare i credit default swap, ossia i strumenti derivati utilizzati per coprirsi dal rischio di default del debitore.
Il costo per assicurare il debito greco attraverso un cds ha toccato i 466 punti base, ossia si deve pagare il 4,66% dell'importo che si vuole assicurare. Ciò equivale a pagare 466.000 dollari per assicurare 10 milioni di dollari di debito. Nel 2008 ne bastavano 7.000.

Rendimenti dei titoli di Stato 10 anni


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