lunedì 19 aprile 2010

Volare si o volare no?

Sono ormai 5 giorni che i cieli dell'Europa  sono bloccati a causa della nube creatasi in seguito all'eruzione di un vulcano islandese dal nome impronunciabile.
Le conseguenze di questo blocco si stanno rivelando devastanti: persone bloccate che non riescono a partire, merci (soprattutto alimentari) che non possono essere distribuiti, compagnie aeree a terra che perdono milioni di dollari al giorno ecc...

Corriere: foto nube

Sono proprio quest'ultime a lamentarsi del blocco predisposto dalle Autorità di vigilanza, che costringe loro a lasciare i propri velivoli a terra e perdere milioni e milioni di dollari. 
Nella giornata di ieri KLM e Lufthansa hanno effettuato alcuni test mandando in cielo alcuni loro aerei (fortunatamente senza passeggeri) per valutare gli effetti che le ceneri che compongono la nube possono avere sui velivoli. I test "ovviamente" sono andati bene, ossia le compagnie hanno dimostrato che gli effetti della nube sono trascurabili e che è possibile volare tranquillamente. Conclusione: le Autorità hanno reagito in maniera eccessiva e hanno messo in essere misure giudicate troppo precauzionali. 
In seguito a questi test è scoppiata la polemica, con le compagnie che accusano le Autorità di avere preso le decisioni sulla base di informazioni non reali e su dati presunti, causando miliardi di perdite per le economie europee. Le compagnie infatti sostengono, grazie alle prove effettuate, che non esistono pericoli per la sicurezza dei voli.

Secondo la mia opinione, benissimo hanno fatto le Autorità a fermare i voli e ad adottare un atteggiamento prudenziale. Non si può scherzare sulla sicurezza e credo sia giustissimo vietare i voli quando non si è in grado di garantirla ai passeggeri.
Se fosse caduto qualche aereo (mettiamo le corna) chi se la sarebbe presa la responsabilità? Avremmo letto qualche triste comunicato da parte di una qualche compagnia aerea nel quale si scusano e si dispiacciono per il tragico evento?
Inoltre, leggendo varie interviste (Guido Visconti, Università dell'Aquila e Massimiliano Lanz, Politecnico di Milano) si trovano posizioni differenti e contrastanti. In caso di incertezza meglio lasciare gli aerei a terra.

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